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Potete tagliare tutti i fiori, ma non potete impedire alla primavera di ritornare (Mao tse-tung)

giovedì, dicembre 01, 2005

Comunicazione Ambientale

Dedicato a Michele con cui da giorni discuto...
Tutto nasce da un' articolo su Nature che analizza gli effetti futuri delle nostre emissioni e delle nostra mancata sostenibilità. C'è chi, come Michele, è affascinato da articoli in cui viene presentata una grossa mole di numeri, statistiche, previsioni, sul genere " fra cinquant'anni il livello di anidride carbonica sarà aumentato del 30% " oppure: " Se le emissioni di NOx rimarranno ai livelli attuali fra 100 anni la nostra aspettativa di vita diminuirà di 5,3 anni" ... (esempi senza alcun riferimento scientifico).
La discussione tra noi due parte proprio da qui. Mentre lui ritiene che questo modo di presentare i problemi alla società sia costruttivo e stimolante, che possa quindi spingere la gente a reagire, a modificare il proprio stile di vita, io ritengo che abbia invece l'effetto opposto.
Mi spiego... secondo il mio parere questo tipo di comunicazione è negativo, cioè induce la gente ad arrendersi perchè trasmette impotenza, non da informazioni sui danni quotidiani di un determinato comportamento...
Per assurdo mi viene da pensare "Perchè dovrei smettere di prendere la macchina per fare 100 metri, tanto che lo faccia o no la probabilità che prenda un cancro è superiore a quella che io faccia un incidente mortale..."
Credo che attualmente la comunicazione ambientale (seppure con eccezioni... vedi Report) sia veramente di cattiva qualità, vengono continuamente presentate troppe cifre da olocausto e previsioni negative, mentre si parla veramente poco delle possibili alternative, dei mezzi per cambiare, delle realtà da appoggiare per ridurre le emissioni piuttosto che il consumo di acqua, non vengono mai resi noti i vantaggi dei sacrifici dei cittadini (come per esempio i risultati della raccolta differenziata, il calo di emissioni in seguito al blocco delle auto ecc..) In fondo i media, devono sempre fare gli interessi dei potenti... non possono puntare troppo sulle alternative al petrolio quando il PETROLIO è l'unica realtà a disposizione del consumatore visti gli interessi economici che ci sono dietro....
Chiudendo sottolineo che trovo più utile investire i soldi spesi nel fare previsioni, in ricerca per le alternative a questo futuro. E' ormai chiaro a tutti, mi auguro, che la nostra vita non è assolutamente sostenibile in questo modo, quindi ditemi, piuttosto,come fare a cambiare !!!
(anche l'uomo in se non è sostenibile... ma questo vale solo per me e michele)
PS se clicchi sul titolo del post potrai vedere un relativo all'argomento

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La penna, o meglio, la testiera ti è più amica della parola!
Perfettamente d'accordo sul fatto che l'allarmismo fine a se stesso provochi solo IMPOTENZA per il singolo cittadino! Tuttavia, ritengo che vi sia una seconda forma di allarmismo: quello costruttivo! Non darei tanto per scontato, infatti, che tutti siano a conoscenza di ciò che effettivamente ci aspetta! Alcune persone fingono che tutto vada bene (d'altronde non credi che il mondo sarebbe migliore se tutti fossimo consapevoli ed eruditi sui problemi del globo?? Credi davvero che solo questioni economiche possano rallentare così la corsa verso un pianeta più sano? Non c'è forse ancora troppa ignoranza??).
Tornando all'allarmismo costruttivo, è proprio per combattere questa ignoranza che, oltre ad insegnare le possibili alternative, è importante chiarire che se si va avanti così (come hai sottolineato tu) si va in "merda"!! (mi scuso per la volgarità, ma queste tematiche tirano fuori il peggio di me).
Concludo: più informazione sulle alternative ecologiche e sostenibili, ma ogni tanto qualche spauracchio fa bene!

anarcoecologo ha detto...

bene bene, ma c'è una cosa ...
Io credo davvero che questioni economica guidino la massa "ignorante" (anche se questo termine va usato solo in quanto la massa ignora)verso ciò che massimizza il loro profitto e.... guarda caso non è quello che arricchisce la natura.
ciao

Anonimo ha detto...

Ragazzi, non so che dire...
Leggendo ciò che scrivete posso dedurre che nel mondo c'è già il seme del cambiamento di rotta.
Deve solo sbocciare.
Però mi raccomando:
Non Cambiate Mai. (in sigla : NCM)

Anonimo ha detto...

ciaooooo!! sono tornata in Italia! anche se mi piacerebbe stare a Ferrara purtroppo sono a Milano. Va bene, io soltanto voglio dire che sono più d'accordo col discorso di Andrea di quello di Michele, nonostante avere avuto un po' l'impressione di catastrofismo quando ho letto la frase del inizio "l'uomo destruggerà la terra...". Sono stanca di sentire queste cose, come dici tu Andrea, alternative ci vogliono, cosa miglioramo con queste idee negative? (anche se a volte fanno effetto..). Energia positiva e coraggio! non è tutto perso ancora...!

anarcoecologo ha detto...

Ciao Maribel!!!!!!
che piacere sentirti e sapere che sei in Italia ...
Hai ragione la frase del giorno era un po catastrofica e quindi contraddittoria ma era per provocazione a michele ... che non ha colto

Anonimo ha detto...

Bene sentendomi preso in causa dal buon Andrea voglio far partecipi tutti di quello che è il mio pensiero. Le previsioni di cui parlo io non sono il frutto della lettura di una palla di vetro o dei tarocchi bensì sono una proiezione nel futuro di quello che è adesso, mi spiego meglio: adesso l'umanità consuma e sperpera a tassi molto elevati (e questo è un dato di fatto, scientificamente calcolabile e incontestabile) tassi molto elevati che posso tenere costanti nel tempo e vedere a cosa porteranno fra 10 anni o 100 anni, e quindi poter dire "ragazzi diamoci una frenata" oppure "ragazzi non ci sono problemi".
Senza poter dare una stima di quello che sarà il domani come faccio a sapere se una data necessità umana rappresenta un problema per tutti noi e per la natura? Il fine delle proiezioni future non è quello di mettere il pepe al culo alla massaia di Voghera bensì quello di avere un valido strumento applicativo.
Inoltre, dal punto di vista della spesa, in una società nella quale si spendono valanghe di soldi nel costruire cose totalmente inutili (vedi ponte dello stretto, TAV...)non mi sembra che la spesa per eventuali proiezioni sia inaffrontabile o fuori luogo.
Sono d'accordo che non bisogna solo dire che fra 100 anni saremo ancora di più immersi nel guano ma che c'è bisogno anche di sviluppare nuove tecnologie e soprattutto tentare di cambiare la mentalità della gente facendole capire che noi siamo solo ospiti su questa terra, ospiti che incominciano a puzzare troppo.