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Potete tagliare tutti i fiori, ma non potete impedire alla primavera di ritornare (Mao tse-tung)

martedì, dicembre 06, 2005

In-Formazione

Sicuramente non sono all'altezza di criticare i mezzi d'informazione, ma una cosa proprio non mi va giù al di là della attuale ridotta libertà di espressione, ed è la priorità delle notizie.
Provate a ripensare alle notizie di una, due settimane fa o di un' anno fa.
Continuamente i giornalisti prendono delle sbandate per alcuni avvenimenti, sicuramente degni di nota, che vengono usati come pretesto per abbandonare il tema che fino al momento precedente era considerato criminale ignorare.
Ad esempio, prima l'aviaria era una preoccupazione tale che un povero uccello non poteva morire in pace senza essere accusato di tentata strage, poi le rivolte in Francia hanno acceso l'allarme su tutte le auto in combustione (e non sul problema sociale), poi la TAV e così via ...
-"Tutto normale"- dirà qualcuno.
Io proprio non capisco, come sia possibile ignorare, in questo modo le cose ...
Come vada adesso in Francia non lo dice più nessuno... e i polli dove è arrivata questa aviaria!!
Io sono davvero interessato al "secondo tempo", ma soprattutto i problemi non si sepelliscono soltanto non parlandone più.
Leggevo, a proposito, un articolo sul blog di beppe Grillo che sottolineava come le notizie vengano strumentalizzate per scopi politici ed elettorali. Di come si parli di più di uno stupro effettuato da un Magrebino rispetto ad un omicidio fatto da un Italiano (leggi il post)
Così.....

1 commento:

Anonimo ha detto...

Di mala informazione scrive anche William Falk, giornalista di The Week, in un bellissimo editoriale stampato dall'Internazionale nell'ultimo numero!
Mi ha colpito molto come la miglior critica che abbia mai letto relativa alla scadente informazione dei nostri giorni, provenga proprio da un giornalista. Si perchè le redazioni italiane peccano anche in questo: non esiste autocritica, tutti tacciono come se (e forse è proprio così), sopra le loro teste incombesse una gigantesca mano pronta a schiacciarli non appena muovano un passo nella giusta informazione!
Non solo, ma nell'articolo viene anche sottolineato come i quotidiani abbiano deciso di reagire alle sfide della concorrenza (Internet) nel modo più economicamente più conveniente: tagliando sulla qualità, vale a dire, "epurando" le redazioni dai reportage investigativi e dalle penne più taglienti.
E se un giornalista italiano criticasse la stampa nazionale, cosa accadrebbe?