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Potete tagliare tutti i fiori, ma non potete impedire alla primavera di ritornare (Mao tse-tung)

mercoledì, settembre 02, 2009

lo yogurt al giardino

Più o meno era così che facevo per riordinare le cose nella mia testa, le scrivevo. Cercavo di esprimermi in una prosa a frasi brevi e secche con metafore iperrealiste.
Intanto ascoltavo musica, anche se sul foglio non traspariva direttamente.
E' tanto che non mi prendo il tempo di farlo, è tanto e ne sento il bisogno. L'ho capito sabato, seduto in una panchina all'interno del reparto di psichiatria dell'ospedale di padova. Ero la dentro perchè ero stato attratto dal giardino, alberoni grossi e erbetta semi montana trascurata al punto giusto. C'era silenzio e tranquillità ed una luce stupenda che ho cercato di rinchiudere nella macchian fotografica di mia sorella. Sono entrato e mi sono seduto nelle panchine in fondo, dopo essere scappato dal fondo della chiesa dove sandro si sposava. Invece di un prete e due persone di spalla osservavo due persone sedute sulla panchina all'estremo opposto. Mangianvano yogurt come se fosse il primo pasto dopo un mese. Lo bevevano, infilavano la lingua dentro come formichieri, ne aprivano uno dietro l'atro e si leccavano i baffi. Lui era sui cinquanta, capelli bianchi e coda, accompagnava ogni movimento con gesti spaziosi, ampi movimenti di braccia seguiti dal corpo rigido. La signora di fianco a lui molto più giovane sembrava non riuscire a parlare, mugulava. Era grassa e barbuta, vestita di una tuta blu scuro con gli elastici alle caviglie. I due si prendavono cura reciproca e mangiavano yogurt a rotazione. Io osservavo e cercavo di raggiugere i miei pensieri rincorrendoli. Avrei voluto avere una penna ed un foglio li.
Ero in crisi per la casa. Sentivo la pressione degli ultimi lavori prima di entrarci.
Sentivo di perdere del tempo prezioso..Ero stanco e lo sentivo, le occhiaia erano sicuramente scure e dopo la sigaretta mi era venuto pure mal di testa.
Troppe cose, troppo da solo a farle. avevo un scheggia di legno conficcata nel palmo della mano, infetta e gonfia, che ogni stretta di mano matrimoniale mi causava un impulso nel tendine di achille facendomi sobbalzare.
avrei potuto non dare la mano e spiegare che none ra per maleducazione ma sai...
Non ne avevo voglia, meglio sopportare.
Fatto sta che a distanza di una settimana sono andato in malattia e mi farà sicuramente bene rilassarmi un po e cercare di far sgonfiare la bogna che mi si è formata.
Mi farà bene ma ieri mi ha causato sogni convulsi..
Un gatto mi ha ucciso il criceto, che non ho, con un gran spargimento di sangue. sporcando le piastrelle appena pulite. A cuasa di questo non riuscivo ad arrivare al lavoro ero come su una ruota del criceto, correvo ma qualcosa miportava indietro. Dimenticanze, necessità, chiavi.
Si perchè le chiavi ora sono il mio incubo, ne oho tre mazzi e per quanto le tenga insieme per lo più, devo sempre fare mille check up per controllare che ci siano tutte e in che ordine le userò...
Manie.

2 commenti:

Anitarossa ha detto...

Ostregheta...

Stella Melgrati ha detto...

andrecito despacito ce la puoi fare e volendo potresti anche non essere così solo sai che si partecipa volentieri :-)