.

Potete tagliare tutti i fiori, ma non potete impedire alla primavera di ritornare (Mao tse-tung)

mercoledì, marzo 03, 2010

Franco

il mio collega era Franco, l'avrei scambiato per un anziano se l'avessi incontrato per la città, ma era più giovane di quanto sembrasse. Il suo viso e le sue mani erano libri aperti, ne aveva passate molte e adesso ha paura delle conseguenze. Nei miei ultimi giorni al suo fianco era malinconico, mi voleva sempre raccontare aneddoti di quando era giovane e lavorava per il Gas. Faceva questo e quello ed era veramente bravo, si arrampicava sulle grondaie, saldava tubi del gas con rapidità e maestria e i suoi colleghi lo stimavano molto, mi diceva. I suoi colleghi ora li cercava nel necrologio sulla Nuova Ferrara o sul Resto del carlino mentre sorseggiava il suo caffè corretto anice. aveva sempre una battuta pronta per la barista, adorava le donne e se il suo pene avesse retto ancora avrebbe cercato di portarsi a letto ogni donna a cui riuscuva a strapare un sorriso.
E' innamorato della sua compagna, "lei dipinge" mi disse un un giorno..."fa dei fiori bellissimi".
Lui dentro la sua corazza rigida ed arruginita da anni di carcere, ogni tanto lasciava uscire spiragli di luce.
Si dava un gran da fare al lavoro, non si risparmiava mai nemmeno se il suo cuore e la sua tosse lo soffocavano. Diventava viola in volto e ogni volta io mi facevo serio e mi avvicianavo a lui perchè temevo il peggio. Non sopportava di essere aiutato ne di essere accudito, voleva fare e dimostrare.
Prima di iniziare un qualsiasi lavoro pesante si sputava sulle mani. Un runmore secco e di seguito il raschiare delle sue mani dure e secche, in un attimo era pronto.
Fumava sempre, appena ne aveva l'occasione, aveva sempre un pacchetto di Diana a protata di mano ed un accendino con una donna nuda disegnata sopra che in chissà che modo riusciva sempre a riempire. Girava con un ciao blu con la targa scritta a pennarello su un rettangolo di plastica, aveva sempre la scusa pronta se l'avessero fermato. Aveva un carattere difficile e si arrabbiava spesso, ma mi piaceva stare in coppia con lui, lo preferivo agli altri colleghi. Aveva da insegnare ed è l'unico da cui ho imparato. Il mio ultimo giorno di lavoro mi ha detto che era un peccato perdere una giovane con la mia voglia di fare e le mie capacità. Franco, aspetta la pensione.

Nessun commento: