Family S.P.A.

Un anno fa abitavo a Lavis, nella casa che ritenevo mia. Tornavo a casa contento di stare con i miei bimbi, sorvegliavo il telefono, ascoltavo musica allegro con teo e ceci prima di metterli a letto.
Era il momento Calcutta.
Dopo il lavoro passavo qualche ora con Giada, stare con lei era luce e calore era riscoprirsi vivi era talmente bello e motivante che mi faceva dimenticare il tunnel in cui ero.
Pensavo ... beh si mi merito questo mi merito una persona che mi ascolti, mi valorizzi.. pensavo che un'amante mi avrebbe fatto bene e che poi sarei ritornato alla realta.
Mi sentivo male e a disagio per le buGie per le continue cazzate che dovevo inventarmi pur di stare con lei.
Tra me e Mara c'erano tenebre di indifferenza, ricevevo continui deludenti rifiuti in nome di un rancore inespresso che lei aveva per me.
Eravamo due unita, due dipendenti dell' industria FAMIGLIA
Giada era il sole
Pensavo che non mi potessi innamorare.
Stasera sono tornato in autobus a Martignano son sceso alla fermata vicino alla chiesa e ho risalito la via che mi porta a casa, quella nuova che divido con Giada.
I miei bimbi sono a Lavis
Oggi sono stato con loro.. un po troppo poco.
Li ho accompagnati a casa, la loro...quella che credevo mia,Teo voleva che giocassi con lui un po ma Mara non ha voluto che restassi.. non aveva voglia di avermi li.
E'passato un anno difficilissimo, e ogni giorno almeno una volta,  penso a cosa comporta questa mia scelta nella vita di Teo e Ceci.
Non ho risposte confortanti.
E sono solo in questo
Nessuno capisce il mio stato
Mi sto frammentando e non capisco veramente chi sono io... come nella storia di Pezzettino.
Sono quello con 2 figli
Sono quello che lavora
Sono lo stronzo
Sono il traditore
sono quello che avuto il coraggio di fare una scelta difficile
Sono quello che non ha saputo trovarsi
Sono quello riflesso negli occhi di Giada
Sono quello che Teo e Ceci desiderano quando mi stringono e dicono "Voglio te"