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Potete tagliare tutti i fiori, ma non potete impedire alla primavera di ritornare (Mao tse-tung)

martedì, dicembre 09, 2008

la sporta

La fine della storia è arrivata dentro una sportina di plastica bianca raffigurante prodotti alimentari trentini racchiusi da un riquadro verde, era una delle sporte condivise che per un po abbiamo dato al negozio. Oggi quella sporta segnava la fine della condivisione di quegli oggetti.
Segnava la fine e me lo ripeto per convincermene.
Due libri di spagnolo, un vocabolario di spagnolo, una mezza bottiglia di tequila e un quarto di grand marnier, dei filtri della rizla, un porta dvd pieno di film, un vasetto con del Curry, alcune fototessere, un manuale per fare areoplani di carta, una specie di microscopio e uno scalda aromi di ceramica.
Certo non erano buoni ricordi di me, da tenere. erano cose da cui è più facile separarsi. cose e oggetti ognuno con la sua storia, ognuno con un motivo percui prima si trovava la e ora nella sportina. Il curry, ad esempio, l'avevo portato una sera che volevo cucinarle il pesce, gli alcolici era per bersi un digestivo dopo cena, l'unico pasto che riuscivamo a fare insieme, lo scaldaromi era per quella volta che Leo aveva la tossona asmatica, per aiutarlo nel sonno.. anche il microscopio era per lui per farlgi vedere i ragni e fargli scoprire le cose piccole piccole. Cose e oggetti. Così freddi e stupidi ma capaci di trascinarmi dentro me stesso con il risucchio alle caviglie che precede la formazione di un onda gigante. risucchio, rumore e mi ritrovo coperto di pensieri pesanti e scomodi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sembrerebbe una cosa inaspettata, sembrerebbe la vittima di un brutto scherzo, altro che vittima, è l'autore della storia. Sembra cha subisce, ma invece non reagisce...e gli fa comodo.
"non sono sicuro (penso a un'altra), aspetto un'onda più grossa (force lo già trovata), cerco meglio (eroticofantastico), se non trovo meglio mi accontentero di te..."
Per non perdersi una storia mai concretisata ma fantasiosia (chi sa quante altre ci sono, ne abbiamo tutti nel cassetto) vuole sospendere nell'aria una storia che diceva bella (ti amo, vorrei vivere con te) ma dove manca qualcosa.
La protagonista di questo capitolo della sua vità parla, cerca di capire, raggiona con la testa da una parte e con il cuore dal l'altra. Accetta e spera, ha pazienza ma non troppa perchè lei, nonostante le sue insicurezze, sa cose vuole e vede che a l'uomo che gli piace non basta quel che è lei.
Lui è entrato nella sua vità, nella sua famiglia, nelle sue amicizie, nelle sue attività... nella sua testa, nel suo corpo, lui l'ha tenuta lontana dal suo mondo e ora è più forte l'attrazione della conosciuta sconosciuta...perchè forse è lei l'onda più grossa?
Essere cosi speciale, cosi diversa per poi diventare banale, senza odore nel giro di poco tempo...
Lui deve valere di più, doesn't he?
La protagonista del capitolo in corso gli piace... vuole conoscerla meglio. Hanno cominciato chiacchiere virtuale, poi, con la scusa di un incontro amichevole, si sono incontrati a settembre, poi, si sono rivisti a novembre, data della parentesi messa sul primo capitolo, e, ultimamente per finalmente conoscersi intimamente.
lungo questo periodo uno prova a parlarne e comportarsi in modo gentile, raggionevole, saggio, poi si incazza, fa il muso ogni volta che ci si vede, provoca ( la famosa sprta di cui non mi ha mai parlato, solo sul blog, a tutti, tirando conclusioni e interpretando come gli fa comodo) sperando di vedere una qualche reazione. Ma l'uomo che sa e non sa è un fantasma, è irraggiungibile e non vuole raggiungere.

Ora, non so come sto, cerco di smaltire questa gran presa in giro.
-dopo tutto, non era perfetto...
-ma io, non cerco la perfezione...
-si però avevi dei dubbi no?...
-chi non ne ha?...
-e, va be, non dire che eri sicura.
-no, non ero sicura, non volevo pensarci, stavo bene e mi bastava, non riesco a pensare a lungo termine.
-che storia complicata...
-non tanto poi, sono le emozione le colpevole, sono più grande delle azioni.
Et puis, tout dépend de ce qu'on veut. Quand on comprend ce qu'on veut, on peut.
Se uno vuole star bene con qualcuno, ci sta bene e basta, oso dire con qualsiasi persona, basta che lo decidi.