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Potete tagliare tutti i fiori, ma non potete impedire alla primavera di ritornare (Mao tse-tung)

lunedì, marzo 02, 2009

The Reader e la caffarella

Ieri sera ho visto "The Reader" di Stephen Daldry, un film che mi ha lasciato in una guerra interiore in un combattimento tra la parte che voleva giustificare la protagonista Anna Schmidt (kate Winslet) e fare si che non fosse condannata per le atrocità commesse mentre era sorvegliante delle SS, e la parte del perbenismo quella radicata nella mente da anni di attenzione e sensibilità verso la condizione ebraica, per la quale nessun tedesco coinvolto può essere esente dalla colpa. Il film mi ha stupito è la prima volta che si affronta il tema dell'olocausto in quest'ottica. E' chiaro e lampante che, i processi effettuati dalla corte tedesca, siano stati una sorta di rivalsa per individuare i capri espiatori della vicenda... qualche personaggio più schifoso degli altri o semplicemente più debole, e dire poi "ecco li abbiamo beccati quelli che hanno fatto il putiferio!! "
Questo meccanismo in "giustizia" capita spesso.
E proprio stamattina ne ho conferma, da tempo pensavo ai due rumeni catturati per lo stupro alla Caffarella, ero stupito della rapidità della ricerca.
Ero anche sospettoso, visto il clima che c'è in questi periodi, tra ronde, spedizioni punitive e bombardamento dei media su stupri, furti e quant'altro in cui viene sempre preso in mezzo un rumeno, aggredito o aggressore.
Isztoika Loyos e Racz avevano addirittura confessato il fatto, erano stati riconosciuti dai ritratti e successivamente dai ragazzini colpiti. Ora negano tutto e le prove di confronto di DNA sembrano essere da rifare... (art)
Sarà perchè non ho più fiducia nella polizia, ma con torture, minacce o promesse giuste tutti possono confessare quello che si vuole far dire loro. Non sto giustificando ne scagionando nessuno, ho solo paura che la verità continui ad essere strumentalizzata.

1 commento:

Anitarossa ha detto...

E infatti...
http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_03/stupro_parco_roma_sarzanini_e955278a-07d2-11de-805b-00144f02aabc.shtml