Lavoro senza meta
scritto del 10/09
Si sentiva chiaro il rumore dell'acquario, un fruscio della girante in ceramica della pompa per il ricircolo, costante e regolare. Era buio dappertutto e sembrava tutto molto tranquillo e immobile. Venivo trasportato dai pensieri alle mie giornate di lavoro... ore perse pensando a come migliorare o a come credermi migliore elucubrando su principi fisici su pressione, attrito, flusso e moto bernoulliano mentre con l'idropulitrice lucido giostrine plastiche degli asili non a norma. Compilo schede di sicurezza in modo molto professionale, fingendomi tecnico del settore, pignolo e ben informata sulla normativa. Mentalmente mi autovaluto con telecronaca in tempo reale del mio lavoroin stile bruno pizzul con commento tecnico di casiraghi. Mi illudo
da solo .
in astinenza da gratificazioni, mentre i minuti passano e mi avvicinano alla sveglia delle 6 di domattina che sarà il primo giorno di lavoro senza meta.
1 commento:
ecoanarchico o che tu fai? tritato da ingranaggi senza senso?
palesati va che ci manchi :-)
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