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Potete tagliare tutti i fiori, ma non potete impedire alla primavera di ritornare (Mao tse-tung)

venerdì, aprile 08, 2011

Diario Lavisiano

Dal primo aprile mi sono trasferito a Lavis, che non si pronuncia così come sembrerebbe con l'accento sulla a , ma Lavìs con l'accento sulla seconda sillaba. E c'è pure una ragione. L' Avisio è il fiume che scorre in questo comune ed in dialetto locale l'Avisio è l'avìs.. insomma uno più uno.. Lavis è un comune piccolo ma molto bello e si distingue stilisticamente da Trento perchè mentre il capoluogo sembra essere più una città di mondo in stile austroungarico, Lavis è più montana piena di portoni e volti, vicoli con scalette ripide, case in pietra e legno e persone sorridente e apparentemente rilassate. Ogni mia valutazione adesso subisce l'influenza di almeno 5 fattori: il fascino della cosa nuova, il fatto che ho sempre desiderato abitare tra i monti la primavera le giornate di sole che si susseguono dal 1aprile ad oggi la mia settimana di libertà prima dell'inizio del lavoro. Le mie prime esplorazioni sono state nel paese che per quanto sia piccolo, è pieno di novità per uno appena arrivato. La Casa in Piazza Loreto, l'abbiamo vista e ce ne siamo innamorati. In verità non avevamo nemmeno visto la casa dentro ma solo fuori, il contesto esterno. Si trova alla fine del paese nel punto da cui l'Avisio esce dalle montagne dopo aver percorso tutta la Val di Cembra. Da casa si sente il rumore del torrente, c'è un piccolo ponte di ferro che lo attraversa al di la dell'avisio siamo nel comune di Trento, al di qua nel comune di lavis.

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